Verona: da cent’anni a questa parte capitale mondiale della lirica
Di nicolettaO la ami o la odi… se la ami la amerai per sempre ma se la odi imparerai ad amarla con il tempo…, ricordate le parole che dice Richard Gere a Julia Roberts in Pretty Woman, quando porta la ragazza per la prima volta a vedere un’opera lirica e lei si emoziona oltre ogni aspettativa? Quello dell’opera è davvero un mondo che non ha confini temporali né spaziali, perché parla direttamente alle emozioni, e lo fa da secoli. Chissà che il Festival del Centenario 2013 non riesca a colpire nel segno e a costituire una prima occasione per tanti giovani di avvicinarsi a questo meraviglioso genere di musica.
Sono passati cent’anni da quando qualche illuminato amministratore della città ebbe l’idea di trasformare l’arena in un teatro lirico; a quei tempi era usata come magazzino e anche come mercato per il bestiame. La prima opera rappresentata fu l’Aida di Giuseppe Verdi, che infatti è rimasta di gran lunga una delle più amate dai frequentatori di questo che oggi è un luogo simbolo della musica lirica. Oggi l’Arena è il teatro dell’opera più grande del mondo e sicuramente il più suggestivo. Un’eccellenza italiana che tutto il mondo ci invidia: qui hanno lavorato soltanto i migliori cantanti, direttori d’orchestra, musicisti, scenografi e coreografi del mondo.
Il Festival del centenario è iniziato lo scorso 14 giugno e proseguirà fino all’8 settembre. Un totale di 58 serate canore dirette da Plácido Domingo e spiccatamente improntate al genio di Giuseppe Verdi, di cui festeggiamo proprio quest’anno i duecento anni dalla nascita. Domani sera toccherà a Il Trovatore, ma ci sarà anche modo di commuoversi nuovamente con Radames e Aida, di brindare con La Traviata, di sospirare con il Va’ pensiero de Il Nabucco – per citare solo alcune delle arie meravigliose che risuoneranno nei prossimi giorni dal palco dell’arena di Verona. Se siete fortunati, potrete ancora acquistare un ingresso per domani cliccando sul link ufficiale Il Trovatore biglietti.
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