Taylor Swift: bisogna pagare la musica!
Di elvezio“La musica è arte e bisogna pagare l’arte”.
Questa una delle frasi di Taylor Swift che, in una recente intervista, è tornata sull’annoso problema della pirateria nel mondo della musica e sulla tendenza, sempre più diffusa sia fra le major che fra le etichette più piccole, di diffondere in maniera gratuita i vari album.
A sentire la nota cantante pop-country, la musica dovrebbe essere ben più apprezzata e valutata e il lavoro del cantante dovrebbe essere protetto in quanto, come artista, produce cose molto rare e quindi di valore.
Per molti versi è ormai strano ascoltare ancora adesso, nel 2014, certe frasi, specie da chi dovrebbe conoscere molto bene il mondo dello spettacolo e della musica.
Manca la percezione di come l’intera industria musicale sia cambiata e stia ancora adesso cambiando e di come, storicamente, sia quasi impossibile tornare a precedenti modelli di produzione: il numero di artisti diventati famosissimi grazie alla diffusione gratuita delle loro opere attraverso i vari canali quali You Tube e i social network è ormai molto grande e non ci sembra che stiano morendo di fame per aver regalato alcune loro canzoni.
Parimenti è assente nella Swift (o magari fa solo finta di non saperlo) la consapevolezza che l’artista, se non guadagna direttamente attraverso quello che ha inciso, lo fa tramite altri metodi: concerti, merchandise, pubblicità, apparizioni televisive e altro ancora, e devo ammettere che io per primo, a fronte magari di un budget limitato, dovendo scegliere fra il concerto e il cd scelgo sempre il primo, che è esperienza unica e memorabile. E, visto che comunque una parte dei soldi finisce ugualmente nelle tasche dell’artista, non ci si sente nemmeno pirati.
Quale la vostra opinione? Pensate che sia possibile un ritorno al passato?
Commenta o partecipa alla discussione