Selah Sue e il CD ‘Reason’: quando il funk è ispirato dalla depressione
Di DarioL’abbiamo vista ieri sera, ospitata da Fabio Fazio a Che tempo che fa, la bellissima Selah Sue, una ventiseienne cantautrice belga di lingua fiamminga che qualche anno fa, in preda a una crisi depressiva, ha lasciato il suo Paese per andare a cercare fortuna a Los Angeles. Parla dei primi tempi come un inferno per via della concorrenza spietata nel mondo della musica, però poi la fortuna ha cominciato a soffiare dalla sua parte e il suo primo disco è entrato in tutte le classifiche del mondo vendendo un milione di copie. Il suo vero nome è Sanne Putseys, il primo successo è stato il brano Ragamuffin del 2011.
Questo splendore di ragazza, con una cascata di capelli solitamente raccolti in grossi chignon, ha appena visto l’uscita del suo secondo album, intitolato Reason, un potenziale nuovo successo globale, soprattutto grazie a brani come Alone, Together e Alive. Il 30 marzo si è esibita all’Olympia di Parigi e il successo è stato enorme.
Si è parlato molto della depressione dell’artista, che non fa nulla per nasconderla. I medici le hanno detto che è genetica e lei afferma che l’importante è imparare a conviverci. A lei serve per concentrarsi, per scrivere meglio. Non è un caso che tra i suoi artisti preferiti ci sia Amy Winehouse. Lo stesso brano Reason, che dà il titolo all’album presenta un testo che è un invito a trovare un motivo per uscire dagli alti e bassi dell’umore.
Nel disco si trovano 16 tracce, con arrangiamenti molto diversi tra loro, dal funk al jazz, all’electro-soul e al trip hop. Un equilibrio di suoni davvero raro.
L’unica tappa del tour di Selah Sue che toccherà l’Italia sarà quella del 29 aprile 2015 al Tunnel di Milano.
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