Ripensando agli anni rampanti del Bagaglino
Di Giselle CarangiRicorderemo sempre gli anni del Bagaglino come i più frivoli della nostra generazione, in uno spettacolo in cui paillette e lustrini si mescolavano a satira e belle donne. Un connubio perfetto che facevano del grande varietà un appuntamento fisso che intratteneva il pubblico del teatro Margherita e i telespettatori da casa.
Le soubrette erano tutte degne di nota, Pamela Prati è stata la pupilla di Pingitore e ha aperto la strada a nomi come Valeria Marini, Angela Melillo, Aida Yespica – per citarne solo alcune che in abiti succinti sgambettavo sul famoso palco facendo sognare il genere maschile. A detta di molti, alcuni posteriori erano anche dotati di espressioni dialettali – nel senso che parlavano da soli!
Pippo Franco sempre padrone di casa, insieme a Oreste Lionello, Leo Gullotta, Manlio Dovì e tanti altri – queste sono state le colonne storiche di questo pezzo di televisione e di storia. Ai tempi si diceva che mentre sul palcoscenico erano tutti amici nel retroscena l’atmosfera non era delle più serene. Purtroppo, come sempre accade quando ci sono tante primedonne, è difficile mettere l’orgoglio da parte e coalizzarsi anziché farsi la guerra. Le lite tra le ragazze erano le principali cause che attentavano alla tranquillità della compagnia, dai litigi per accaparrarsi i favori di Pierfrancesco Pingitore, chiamato affettuosamente Nini, alle gelosie per chi doveva essere in primo piano, ai dispetti che si facevano per avere l’abito più bello e la parte migliore.
Durante una trasmissione in onda in questi giorni, in cui erano ospiti alcune ex vedette del Bagaglino, sono emersi tanti aspetti poco piacevoli di un varietà che faceva ridere noi spettatori – ma non gli autori. Certo non siamo stupiti, sono le regole dello star system: gelosia e ambizione fanno delle donne delle arrampicatrici sociali senza scrupoli. Ma in fondo anche questo è spettacolo.
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