Radiohead: concerto di beneficenza, nuovo disco e pirateria

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I Radiohead, una delle se non direttamente la band più influente nel rock dell’ultimo decennio, hanno la straordinaria proprietà di scomparire silenziosamente dall’attenzione generale ma di rimanere continuamente in moto e preparare nuove mosse.

E questa è una settimana intensa per loro: occupati con la registrazione del nuovo album hanno saputo rispondere senza indugi all’appello di beneficenza per le vittime del terremoto di Haiti e hanno subito fissato un concerto dal vivo a Los Angeles, questa prossima domenica, 24 febbraio, con vendita all’asta dei biglietti.

Mossa ancora più significativa dei già bei gesti di molte star che hanno messo all’asta alcuni loro oggetti personali, in quanto si tratta pur sempre di un concerto tenuto senza preparazione e che vedrà magari i Radiohead un po’ arrugginiti e fuori forma ma sicuramente in grado di emozionare come sempre.

E proprio Ed O’Brien non ha perso occasione per ribadire il Radiohead-pensiero sulla pirateria. Per loro la pirateria non sta certo uccidendo la musica perché, in sostanza, se è vero che i pirati non comprano dischi è anche vero che gli stessi pirati poi vanno ai concerti, comprano magliette e fanno quindi rifluire ugualmente dei soldi nel circuito musicale.

Parole come al solito significative che purtroppo sono in pochi nell’ambiente musicale condividere. Voi cosa pensate? Hanno ragione i Radiohead o fanno bene altri gruppi (ricordate i Metallica come erano infuriati anni fa?) a dire che la pirateria uccide la musica?

1 commento su “Radiohead: concerto di beneficenza, nuovo disco e pirateria”
  1. (1) ha detto:

    Io concordo con i Metallica…..gli artisti (quelli veri) ci mettono un botto di tempo per fare un album ed è ovvio che vogliano essere ripagati.


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