Ode a Lea Pericoli
Di AlessandroOggi ho ascoltato una telecronaca a due voci della “coppa Davis femminile”, la Fed Cup, su Raisat: c’era un signore che di tennis non capiva granché; e poi c’era una dea della tv, Lea Pericoli. Questa eternamente giovane ex campionessa di tennis ha fatto innamorare allo sport della racchetta migliaia di persone: prima giocando con abiti che la rendevano tremendamente sexy, poi con telecronache da regina (per esempio sulla ex Telemontecarlo).
Lea utilizza una voce suadente, ha sempre l’aggettivo giusto al momento giusto, i suoi commenti tecnici sono sopraffini. Meno male che ha affiancato quell’altro signore, se no la qualità della telecronaca sarebbe stata davvero scadente.
La Pericoli è un esempio di come si deve modulare il tono di voce, di come e quando intervenire durante il gioco, senza parlare dei suoi abiti: per fortuna, non l’ho mai vista di nero vestita. Tutte le signore e signorine che ammorbano la tv dovrebbero studiare Lea, cercare di imitarla, copiarla.
qui il suo sito
Commenta o partecipa alla discussione