Le solite sparate della Ventura

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Simona Ventura seminudaCi sono personaggi dei quali, pur non provando simpatia o si rispetto, si possono comprendere i motivi del successo: una particolare bellezza o un talento esagerato in qualche campo, per esempio.
Ma Simona Ventura rimane invece un mistero.
O meglio, è l’esempio di come, pur non sapendo far bene nulla si possa arrivare molto in alto.

Non sa ballare, non è particolarmente brava, non è questa bellezza stellare, non è simpatica a tutti e invece di condurre di solito sbraita, urla e si agita. Inoltre ruba spazio per sé persino quando intervista altri e colleziona gaffe su gaffe.
Eppure ogni anno a settembre ce la ritroviamo a imperversare sullo schermo, dopo un’estate passata ad ammorbarci con le sue comparsate sui vari giornali scandalistici.

Ci sarà sicuramente qualche segreto dietro il suo successo, ma lo custodisce molto, molto bene.
Ed eccola che, a pochi giorni dalla partenza della sesta edizione de L’Isola dei Famosi, comincia con la solita tiritera dell’impegno.
Quest’anno vorrei che si parlasse di tanti problemi sociali” blatera la Ventura, sull’onda del fatto che in questa edizione, oltre ai soliti vip decaduti che hanno bisogno di un rilancio, ci saranno anche degli sconosciuti con problemi “normali” come il concorrente che deve tirare avanti con 4 figli e quello che, laureato da tempo, non trova un lavoro adeguato.

Potete quindi star certi che si organizzeranno belle scenette di scontro sociale, con i poveri e non famosi che spiegheranno ai ricchi le difficoltà di arrivare a fine mese con mille euro di stipendio.
Di sicuro Vladimir Luxuria, visto il suo passato “politico” si mostrerà molto comprensiva verso questi problemi.

Ipocrisia per ipocrisia, era meglio quando le donne si tiravano i capelli in diretta…
Rimane comunque la maledetta curiosità di vedere all’opera alcuni dei vip decaduti, potrebbe essere uno spasso mandare Giucas Casella a tagliare la legna o far cucinare qualcosa a Flavia Vento.
E di sicuro Antonio Cabrini riuscirà finalmente a buttar giù qualche chilo di troppo.

Nei prossimi giorni, qui a solospettacolo, potremmo organizzare un post nel quale vi sfidiamo a indovinare il nome del vincitore con tanto di premio finale da estrarre fra tutti quelli che hanno indovinato. State sintonizzati!

3 commenti su “Le solite sparate della Ventura”
  1. SINGI_74 ha detto:

    DISSENTO…A ME LA VENTURA E’ SIMPATICA ELA TROVO UNA DONNA MOLTO BELLA!

    Simona Ventura nasce a Bologna il giorno 1 aprile 1965. E’ ancora giovanissima quando si trasferisce a Torino con la famiglia. Frequenta il liceo scientifico e l’ISEF a Torino. La passione per lo sport inizia fin da ragazza, quando partecipa ad alcune competizioni sciistiche. Dal punto di vista calcistico, tifa Torino, tuttavia segue anche le altre squadre con seria partecipazione sportiva.
    Dal 1978 al 1980 frequenta l’istituto tecnico alberghiero di Savona.

    Non ancora nota e famosa, si fa le ossa nel mondo dell’immagine partecipando a qualche concorso di bellezza; tra i primi concorsi vinti vi è quello di “Miss Muretto”, ad Alassio.
    Nel 1988 partecipa a “Miss Universo” rappresentando l’Italia: arriva quarta.

    Dopo aver lavorato per una piccola rete televisiva privata locale, il suo vero debutto in TV arriva con “Domani sposi” su Raiuno, al fianco di Giancarlo Magalli nel 1988.

    Approda al giornalismo sportivo presso alcune emittenti minori, poi passa a TMC. Qui racconta i mondiali di calcio italiani del 1990 al seguito delle nazionali italiana e brasiliana. Sempre per TMC lavora come speaker di notiziari sportivi e come inviata agli europei di Svezia 1992.

    Dopo le Olimpiadi di Barcellona (1992) Pippo Baudo la chiama per condurre “Domenica In” al suo fianco.

    La sua notorietà inizia a crescere. Partecipa al programma musicale “Pavarotti International” con Gianni Minà e l’anno successivo ottiene uno spazio all’interno della “Domenica Sportiva”: il programma calcistico è il più importante del palinsensto Rai, e la sua presenza assume un significato particolare in quanto la presenza femminile, fino a quel momento, era stata molto marginale.

    Nel 1993 passa a Mediaset ed entra a far parte del cast di “Mai dire gol”, con la Gialappa’s Band, che conduce dal 1994 al 1997, di volta in volta insieme a Claudio Lippi, Francesco Paolantoni, Teo Teocoli, Antonio Albanese; di fatto con la sua carica di simpatia e grinta, Simona Ventura contribuisce a rendere storico e irripetibile questo programma comico-sportivo.

    Conduce poi “Cuori e denari” (1995, con Alberto Castagna e Antonella Elia), “Scherzi a parte” (1995, accanto a Teo Teocoli e Massimo Lopez, e 1999, con Marco Columbro), “Boom” (con Gene Gnocchi), il “Festivalbar” (1997, con Amadeus e Alessia Marcuzzi), “Gli indelebili” (1999, in cui conosce e premia il pilota Eddie Irvine), “Comici” (2000).

    Il programma Mediaset che più ha dato rilievo è stato sicuramente “Le Iene”, trasmissione innovativa che, tra gag umoristiche e battute varie, propone di scovare truffe ed inganni. Simona Ventura dà al programma un’immagine e un taglio seducente grazie ai suoi vestiti scollati, tanto che anche le sue “eredi” (Alessia Marcuzzi, Cristina Chiabotto, Ilary Blasi) proseguiranno su questa strada.

    Nel 1998 e 1999 vince il premio come “Donna televisiva dell’anno”. Presenta poi due varietà: “Cari amici miei” e “Matricole” (in varie edizioni, è affiancata da Amadeus, Fiorello e Enrico Papi).

    Presta il suo sorriso e la sua ironia alla conduzione di “Zelig – Noi facciamo cabaret”, programma comico-teatrale che Claudio Bisio avrebbe portato ad un grande successo, ma che in quel momento faticava a sfondare.

    Nel 1997 partecipa al film “Fratelli coltelli” per la regia di Maurizio Ponzi, interpretando una donna torinese che si finge nobildonna nell’intento di truffare due fratelli che lei crede ricchissimi. Il film ottiene scarso successo di critica e di pubblico; Simona stessa è solita ironizzare sulla sua unica esperienza di attrice.

    Nel Luglio del 2001 lascia le reti Mediaset per tornare in Rai come conduttrice del famoso programma di Raidue, “Quelli che il calcio”; eredita il testimone da Fabio Fazio: al suo fianco ci sono Gene Gnocchi, Maurizio Crozza, Bruno Pizzul e Massimo Caputi.

    Nel 2002 viene scelta da Pippo Baudo, direttore artistico del Festival di Sanremo, come conduttrice del “Dopofestival”, accanto al giornalista Francesco Giorgino.

  2. elvezio ha detto:

    !!!
    Opinione rispettabilissima e molto probabilmente il commento più lungo e dettagliato della storia di solospettacolo, grazie!

  3. Ali ha detto:

    Cara Anna,scusa l’impertinenza sei ormai un punto di riferimento folnnmeatade sui temi riguardanti le biotecnologie rivolte alla produzione alimentare (certo, ne sai ben oltre, ma su quel tema davvero tu hai dei numeri particolari ).Siccome la questione, secondo me, e8 legata a quella che presumo sia la tua mission , cosa ne pensi dell’agricoltura biologica? Ovvero di quella biodinamica ?No, nessun riferimento polemico al tuo espresso vegetarianesimo che non mi fa ne9 caldo, ne9 freddo (di fatto non esiste nessun legame logico biologico-vegetariano ). Vorrei solo, se possibile, stimolare un tuo parere su una concezione della produzione agricola che secondo me si affida un po’ troppo ai luoghi comuni (ehm, io, ovviamente, sul tema ho le idee chiare )


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