Heath Ledger: caso chiuso

Dopo ben otto mesi di indagini l’ufficio del procuratore di stato ha dichiarato chiuso il caso riguardante la morte di Heath Ledger, destando più di una perplessità in chi aveva seguito le indagini fin dai primi giorni.

I punti da chiarire sembrerebbero ancora molti e alcuni giornalisti fanno intendere che ci sono state pressioni molto forti per nascondere alcuni fatti e cercare di chiudere l’investigazione. Tanto per rinfrescarvi la memoria, il noto attore era stato trovato morto nel suo appartamento. I mesi precedenti erano stati caratterizzati da forti periodi di depressione, stress dovuto alla parte del Joker nel film Il Cavaliere Oscuro e continuo abuso di alcool e vari tipi di droga, compresi sonniferi e calmanti.

Quando la donna di servizio scoprì Ledger morto nel suo letto, con alcune boccette di pillole sparse per la stanza cosa fece secondo voi? No, non chiamò subito il 911 bensì  telefonò per ben tre volte a Mary Kate Olsen, attrice e amica di Ledger, sprecando parecchio tempo prima di chiamare l’ambulanza.

Ora si entra nel territorio delle speculazioni, ma sono in molti a dire che in stanza erano presenti parecchi medicinali prescritti alla Olsen e quindi non appartenenti a Ledger, medicinali che sono stati fatti sparire prima dell’arrivo di polizia e medici. Le indagini dovevano appunto chiarire questo punto molto importante. Ma la Olsen è molto potente e ha parecchi milioni in banca, dicono i più maligni.

Risultato? Otto mesi di indagini e caso chiuso: Heath Ledger è stato vittima di una overdose accidentale di un mix di farmaci usati per aiutare il sonno e curare l’ansia. Le chiacchiere stanno a zero ed è ormai impossibile condurre ulteriori indagini: da un lato è meglio così, si evita di sporcare ancora la memoria di questo sfortunato attore, ma rimane un gusto amaro in bocca, come al solito quando la polizia si occupa del jet set e del mondo dei vip, applicando due pesi e due misure.