Google Music riuscirà a battere iTunes?

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google_musicAnche se per ora il tutto è limitato solo agli USA, l’uscita dalla fase beta di Google Music, la piattaforma di acquisto e condivisione musicale del colosso di Mountain View ha già fatto discutere in lungo e in largo in quanto si propone come naturale e agguerrito avversario dei servizi proposti da Amazon o iTunes.

Esordio con il botto, quello di Google Music, che può contare fin dalla nascita su un parco-audio di più di 13 milioni di pezzi, con accordi ormai fissati con tutte le major (EMI, Universal e Sony, a parte Warner che per il momento ha delle riserve sulle misure anti-pirateria) e con molte etichette indipendenti.

Ottimi anche i servizi secondari, dalla possibilità di caricare gratuitamente brani di cui già si possiedono i diritti al poter allestire una sorta di negozio virtuale per la propria band e anche i prezzi previsti fino a questo punto sono più o meno nella media.
Il servizio è accessibile sia tramite browser sia attraverso il negozio di Android (per smartphone). Per ogni brano è presente un’anteprima di 90 secondi, con prezzi per il prodotto finale che oscillano da un minimo di 0,99€ per i singoli MP3 fino a 9,99€ per gli album.

Il tutto con ulteriori servizi per Google +, con un giro d’affari previsto, per l’anno in corso, sui 6 miliardi di dollari.
Da tempo ormai Google ci ha abituati a mosse come queste, volte a minare la stabilità di altri colossi e concorrere nel loro stesso campo, ma c’è sempre l’impressione che in alcuni casi si arrivi un po’ troppo tardi, a giochi ormai fatti.
In parte ciò è accaduto con Facebook, che per ora non è certo minacciato da Google +, vedremo se Google Music si rivelerà invece trovata vincente.


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