Elio e le Storie Tese compiono vent’anni! A voi piacciono ancora?
Di elvezioCerto che ne sono passati di anni da quel primo, indimenticabile album del 1989. Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu arrivò dopo un lungo periodo di gavetta fatta di concerti e spettacoli, di cassette incise artigianalmente che portarono Elio e Le Storie Tese a essere conosciuti praticamente ovunque, perlomeno nel Nord Italia, ancora prima di uscire su disco.
Da quel momento non si sono mai più fermati e non c’è davvero lo spazio sufficiente per riassumere in un post tutti i loro successi, dal Controfestival del 1990 all’enorme successo di brani come Pippero fino alla partecipazione al Festival di Sanremo nel 1996 e la costante ascesa di fama con tutti i programmi televisivi.
Ora Elio e Le Storie Tese intendono celebrare questi venti magnifici anni e lo faranno alla grande: un album con i loro più grandi successi, Gattini, tutti interpretati in versione orchestrale con l’aggiunta di un inedito, che già dal titolo lascia intendere di cosa parli: Storia di un bellimbusto prende un po’ in giro il fenomeno della movida milanese, tanto colorata quanto vuota.
A seguire un tour in giro per l’Italia, partendo dal 17 gennaio a Vicenza e quindi l’occasione per incontrare ancora una volta il loro pubblico. E proprio ai lettori di solospettacolo che amano e magari seguono da tempo Elio e Le Storie Tese chiediamo un parere sul gruppo.
Le loro canzoni e i loro concerti vi sembrano dissacranti, ironici e divertenti come un tempo o avvertite qualche differenza? La ricerca di momenti di espressione tecnico-musicale più alta, pur ottimi, stanno forse facendo calare il potenziale comico della band? A voi le risposte…
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