Chris Brown ammette le sue colpe per l’aggressione al fan

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Chris Brown ammette le sue colpeChris Brown, il venticinquenne poliedrico artista statunitense era tristemente salito all’onore delle cronache una decina di mesi fa per la sua “turbolenza”. Già noto per i maltrattamenti a quella che era stata la sua compagna, la cantante Rihanna, nella notte tra il 26 e il 27 ottobre dello scorso anno era stato coinvolto in un violento tafferuglio fuori da un locale di Washington DC. Rinchiuso in carcere (insieme alla sua guardia del corpo Christopher Hollosy) per un paio di giorni, ieri è comparso davanti a un tribunale della stessa città, dove si è dichiarato colpevole di avere volontariamente fratturato il naso a un fan in quella occasione. E’ anche stato tanto onesto da ammettere che il giovane non lo aveva affatto provocato, ma aveva soltanto cercato di scattargli una foto. La guardia del corpo è accusata del medesimo reato di aggressione, ma per lui la sentenza non è ancora arrivata.

Chris Brown si trova tuttora in libertà condizionale per le aggressioni a Rihanna del 2009, misura prolungata dal tribunale dopo l’incidente di Washington. Nel frattempo, è interessante sapere che ha trascorso un periodo di riabilitazione in un centro specialistico di Malibu (California), dove il suo comportamento inappropriato verso alcuni infermieri e pazienti lo aveva nuovamente riportato in prigione a maggio per una reclusione di circa un mese. Finora ha scontato 234 giorni, tra quelli passati dietro le sbarre e quelli nel centro di riabilitazione. La libertà condizionale durerà fino al gennaio 2015. Il fatto di essersi dichiarato colpevole nei fatti di Washington gli ha evitato una pena supplementare: se la caverà con 150 dollari di spese processuali.


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