Camilleri-Zingaretti-Montalbano: un sodalizio perfetto
Di nicolettaMontalbano sono! Il commissario più famoso d’Italia è tornato in TV con quattro nuovi episodi tratti dai romanzi di Andrea Camilleri. Due di questi sono già andati in onda (La Vampa d’agosto e Le ali della sfinge); gli altri due si intitoleranno La pista di sabbia e La luna di carta. Sfiorati ogni volta i 10 milioni di spettatori, ma nessuno aveva dubbi al riguardo.
Tanto si è parlato del fatto che la serie è diventata più piccante, con il commissario che in passato era sempre stato fedele alla sua storica fidanzata Livia, ora cede alla tentazione di donne irresistibili. Ci sembra ovvio che qualcosa debba cambiare per continuare a stuzzicare l’interesse degli spettatori.
Ma quello che non finisce di stupire è questo enorme successo di pubblico che dura ormai da dieci anni, sulla carta stampata e sullo schermo. E’ dovuto a una combinazione perfetta tra tre elementi: le cronache raccontate con la grazia, l’inventiva e la fantasia di Andrea Camilleri, il fascino del personaggio Montalbano (un uomo a cui tutti i maschi vorrebbero assomigliare e che tutte le donne vorrebbero avere accanto per il suo lucido ingegno, il senso etico, la serietà nel combattere il crimine, i grandi sentimenti, la capacità di godersi la vita e di dire le cose come stanno) e l’attore Luca Zingaretti, il miglior interprete che questa serie possa avere, forse l’unico.
Senza dimenticare il contributo dei personaggi della fedele squadra nella fantomatica città di Vigata: il sognatore Mimì (interpretato da Cesare Bocci), l’efficiente Fazio (Peppino Mazzotta), l’imbranatissimo Catarella (Angelo Russo), tutti attori dotati di grandi capacità interpretative. Nonché la splendida fotografia e una sceneggiatura sempre precisa e interessante.
Per una volta, una perla nel panorama della cultura e dello spettacolo del Bel Paese.
E intanto in provincia di Ragusa prospera il filone del turismo che ripercorre i luoghi di Montalbano.
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