Belen Rodriguez: una bellissima araba fenice
Di Giselle CarangiDa quando è iniziata la storia con De Martino, l’odissea di disavventure per Belen non ha ancora avuto fine. Dopo l’incidente a Roma, i fischi ricevuti alla festa di Radio Italia, gli insulti delle fan di Emma, la bella argentina è stata anche candidata ai “Teleratti”.
La nostra moderna Giovanna D’Arco ha pagato caro il suo coraggioso gesto d’amore: con la sovraesposizione mediatica, non solo la sua immagine è stata danneggiata, ma il suo cachet ha subito un taglio drastico (per la trasmissione Colorado, percepiva un compenso di 18.000 euro a puntata, ora sceso a 6000). Cosa assai fastidiosa è anche il fatto che i suoi angeli custodi, la madre Veronica e la sorella Cecilia, non abbiano dimenticato Corona, che continuano a frequentare non solo per questioni lavorative (lui è l’agente di Cecilia) ma anche per diletto, il tutto all’insaputa della showgirl. Pare infatti che la mamma non veda di buon occhio il ballerino. Anche la famiglia le rema contro!
Lei intanto si consola al telefono con le amiche, al quale confida dubbi e angosce che la tormentano a tal punto da costringerla, in accordo con Maria De Filippi, a non presentarsi all’ultima puntata di Amici (quella relativa alla premiazione). Dalle telefonate emergono anche i primi scricchiolii della relazione con il “bimbo” (così Stefano è chiamato affettuosamente da Belen). Per la prima volta infatti, la ragazza fa marcia indietro, si rende conto questa volta di aver fatto il passo più lungo della bellissima gamba andando contro tutti e la sua filosofia di vita (di ascoltare sempre il suo istinto) le si sta ritorcendo contro, con conseguenze devastanti per un personaggio del jet set.
O forse la teoria è un’altra, forse Belen piaceva proprio per quel suo atteggiamento da donna indipendente, forte e volitiva, che si mise con Corona nonostante tutto il carrozzone che lo circondava. Brillante e irriverente allo stesso tempo, le sue interviste erano senza peli sulla lingua. Ecco, la gente l’aveva mitizzata troppo e per questo non le ha perdonato la sua storia con un “semplice” ballerino. Lei che era bella e dannata finisce nel classico dei cliché. Ma cosa vuole lei? Forse proprio questo.
Recitare la parte della sovversiva sempre e comunque forse l’ha stancata; e nel mondo di luci e paillettes trovare un po’ di normalità è difficile. E lei da donna coraggiosa ha preferito ancora una volta ascoltare la sua coscienza: ne siamo sicuri: come un’araba fenice rinascerà dalla ceneri.
Giselle Carangi
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