The Apprentice, il cavallo di razza sta per tagliare il traguardo
Di Giselle CarangiGrande fermento tra i telespettatori di The Apprentice per l’ultima puntata. Questa sera su Cielo,verrà trasmessa la finale, che vede gli ultimi due concorrenti contendersi un contratto di lavoro in una delle società di Flavio Briatore. Il consulente di marketing, Matteo Gatti (38 anni), definito dal Boss “ruspante”, per il suo atteggiamento genuino e libero da condizionamenti scolastici, tipico di colui che si è fatto da solo venendo dalla strada, e il controller, Francesco Menegazzo (29 anni) freddo e calcolatore. I due, nell’ultima sfida se la dovranno vedere con l’organizzazione di un evento dirigendo i rispettivi team, formati dai vecchi concorrenti.
Matteo si è sempre contraddistinto rispetto agli altri partecipanti per il suo carattere gioviale e alla mano ma diretto e pratico quando si tratta di affari, il suo motto è: “Saperci fare con la gente vuol dire guadagnare”. La freddezza di Francesco, invece, non presuppone l’esporsi: lui ma preferisce stare dietro le quinte, dove può tirare i fili e controllare la situazione, intervenendo quando serve.
Due modi di ragionare – quello di testa e quello di pancia – si affronteranno per vincere un biglietto di sola andata per il loro futuro.
Erano partiti in sedici, tante personalità, tante culture – ma soprattutto tutti con la voglia di piacere al loro capo. Tanti sono stati solo fumo e pochi i cavalli di razza, anche se qualcuno è arrivato in finale senza meriti propri (ad esempio, Alberto Belloni). Li abbiamo conosciuti e mentre stavamo comodamente seduti sul nostro divano, li abbiamo anche criticati, quasi vigliaccamente, pensando che ci saremmo comportati diversamente in quella situazione o commentando una delle sfide ma la verità viene detta subito a inizio programma: “ci vogliono nervi saldi e due palle grosse così!”. Parola di Flavio Briatore.
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A saperlo chi sarà il cavallo di razza: io dico Francesco!
Matteo Gatti…