Travis Barker: l’incidente, la morte degli amici, i Blink 182 e molto altro
Di elvezioChi, poco dopo il tremendo incidente d’aereo nel quale Travis Barker quasi perse la vita nel 2008, avrebbe scommesso qualcosa sulla futura carriera del batterista dei Blink 182? La sua esistenza sembrava quasi azzerata: molteplici interventi chirurgici, un piede quasi amputato, una mano che a tratti era insensibile…
Poi l’enorme forza di volontà di Barker ha cominciato ad avere la meglio: si è scrollato di dosso la ventina di medicine giornaliere che doveva assumere, ha cominciato a fare esercizio fisico e alla fine eccolo tornare in pista sia con i Blink 182 che con vari progetti alternativi. Ma nel 2009 lo aspettava un’altra mazzata: proprio mentre era in tour con i suoi amati Blink 182 lo raggiungeva la notizia che l’altro sopravvissuto all’incidente, il suo amico DJ AM, era appena morto di overdose.
Nuovo crollo, questa volta psicologico, e infine la rinascita del 2010 che porta ora i suoi frutti. Barker è infatti al lavoro su ben tre fronti: da un lato vorrebbe realizzare entro fine anno l’album della reunion con il suo gruppo, nel mentre però lo aspettano sia un tour con Lil Wayne che i tocchi finali alla registrazione del suo lavoro da solista, Give the drummer some.
Ottenuta una seconda chance dal fato Barker non intende certo sprecarla e sarà forse proprio il suo progetto solista l’avventura più esaltante, senza nulla togliere al resto. E lo sarà vuoi per il cambio musicale (più hip-hop e molto meno pop-punk) vuoi per l’incredibile serie di collaborazioni che figureranno nell’album, da Slash a Tom Morello, da RZA a Raekwon e poi ancora Ludacris, Lil Wayne e Snoop Dogg!
Un gruppo di nomi eccellente, non rimane altro che aspettare l’uscita per giudicare quel che sono riusciti a fare insieme.
C’è qualche fan dei Blink 182 fra i nostri lettori? Cosa ne pensate sia della reunion che della carriera solista di Travis Barker?
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